La casa di chi risponde “PRESENTE”, SEMPRE

Una comunità più forte del Covid

L’Amministrazione comunale di Casalecchio di Reno, dopo soli sei mesi dal proprio insediamento, ha dovuto fare i conti con la più critica emergenza sanitaria del nostro tempo: la pandemia da Covid-19. Una sfida improvvisa ma affrontata e vinta dopo oltre settecento giorni, grazie a quel senso di comunità profondo che distingue ogni casalecchiese.

Nessuno è stato lasciato solo, sorretto da una rete fitta e nata spontaneamente tra Comune, Unione, Forze dell’Ordine, sistema produttivo e commerciale, mondo della sanità e del sociale. La Protezione Civile, la Polizia Locale, i Servizi sociali e le associazioni del territorio sono stati accanto ai cittadini casalecchiesi, soprattutto ai più fragili di loro.

160.000 euro investiti per le operazioni di bonifica da ordigni bellici

Nella prima fase dell’emergenza, la più delicata, gli uomini e le donne delle Forze dell’Ordine territoriali hanno compiuto importanti attività per la comunità: il controllo del pieno rispetto delle disposizioni governative da parte di cittadini ed esercizi commerciali, la diffusione di informazioni ufficiali, la consegna di mascherine alle strutture per la terza età e la disabilità, la fornitura di materiali didattici e supporti informatici a studenti in didattica a distanza.

Fondamentale è stata anche la sinergia creatasi fra Amministrazione, servizi sociali ASC InSieme, Pubblica Assistenza di Casalecchio di Reno, Croce Rossa Italia, Emporio solidale, Coop Alleanza 3.0, realtà di volontariato della città e diverse attività commerciali, come farmacie e negozi di alimentari, in prima linea per offrire un servizio di consegna a domicilio agli anziani e alle persone sole. Mettere al centro le persone significa anche cercare di rispondere ai bisogni di ognuno.

Per questo sono stati distribuiti buoni spesa governativi per oltre 375 mila euro e attivati servizi di consulenza psicologica a distanza e telecompagnia destinati alle situazioni di maggiore fragilità.

Un aiuto concreto è stato dato anche alle realtà economiche e produttive prevedendo la riduzione o l’esenzione di imposte specifiche (TARI e CAEP.), per oltre 1 milione di euro.

Data la sospensione della attività in presenza presso i Centri diurni, gli operatori hanno garantito il monitoraggio telefonico con le famiglie e quando possibile con l’utente stesso, disponendo in alcuni casi interventi domiciliari o presso i locali del Centro stesso, in presenza singola, per alcune giornate.

Casalecchio, unita e forte, inoltre, è riuscita a mantenere alto il livello dell’offerta formativa ed educativa nei nidi, modificare interni ed esterni degli istituti scolastici investendo 260 mila euro, garantire i centri estivi, sostenere la straordinaria rete sportiva. Con l’arrivo dei vaccini insieme a Regione Emilia-Romagna ed AUSL sono stati realizzati 4 hub vaccinali, l’ultimo dei quali, allestito all’interno dell’ex magazzino di Adopera, è rimasto attivo fino a fine 2022 con un dato complessivo di oltre 170 mila dosi vaccinali somministrate.

91 allerte arancioni e rosse in 5 anni

Uniti nelle emergenze

Parlando di sfide, non si può non considerare l’operazione di bonifica di 10 ordigni bellici risalenti alla seconda guerra mondiale, rinvenuti in varie zone del centro, e la gestione dell’evacuazione di circa 3 mila residenti, per permettere lo svolgimento delle operazioni in completa sicurezza. Anche in questo caso, a fare la differenza, è stato l’ottimo lavoro dei tanti uomini e donne delle Forze dell’Ordine e del volontariato casalecchiese, sostenuto dall’Amministrazione con investimenti pari a 160 mila euro e sotto il comando attento della Protezione civile, la cui professionalità si è guadagnata il plauso della Prefettura di Bologna.

Una grande squadra preziosa, sempre pronta ad intervenire in situazioni di vera e propria emergenza, spesso inaspettate, come l’alluvione dello scorso maggio. Per affrontare banchi di prova come questi, l’Unione Reno Lavino Samoggia si è dotata di Alert System, un nuovo strumento di avviso telefonico, fondamentale per avvisare la cittadinanza in modo tempestivo su eventi di pubblica utilità e di protezione civile.

Un aiuto concreto alle famiglie ucraine

La coda lunga della fine della pandemia è coincisa con l’inizio, a febbraio, del conflitto armato in Ucraina e un nuovo, duplice, fronte di preoccupazioni socioeconomiche e umanitarie.

L’Amministrazione si è immediatamente attivata per accogliere chi fuggiva dalle zone di guerra, occupandosi di integrare nel sistema scolastico e dei centri estivi casalecchiesi i bambini ucraini.

Un ulteriore effetto della guerra è stato l’aumento di oltre 1,8 milioni di euro di costi energetici per le strutture comunali a cui l’Amministrazione ha fatto fronte senza aumentare la pressione fiscale sui cittadini.

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